La sedute fisioterapiche dovrebbero essere parte integrante della routine di un triatleta. Tuttavia sia a livello age group che a livello professionistico l’importanza della gestione della cura continuativa attraverso la fisioterapia non è una pratica così diffusa.
Partiamo da un concetto poco usuale. La fisioterapia non è utile solo quando si deve risolvere un problema, anzi probabilmente quando si arriva a quel punto la fisioterapia può essere una valida opzione terapeutica ma se il problema si è aggravato può anche essere insufficiente.
La fisioterapia è trattamento e prevenzione contemporaneamente a patto che le problematiche vengano trattate con tempestività e mai trascurate durante il periodo di allenamenti e di gare.
Su cosa si può intervenire sul pre e post gara? Vari studi scientifici e una revisione sui più comuni infortuni subiti dai triatleti riportano che l’arto inferiore è la regione corpore più comune per la lesione.
La localizzazione più comune per i problemi acuti e di uso eccessivo negli atleti Ironman pone ai primi posti il ginocchio, caviglia e piede, seguito dalla parte bassa della schiena, e quindi dalla spalla.
È interessante notare che il dolore alla schiena è l’infortunio più comune riportato in un gruppo di partecipanti all’Ironman Hawaii. Le lesioni ai muscoli posteriori della coscia, al “polpaccio” , al ginocchio e al tendine d’Achille sono più comunemente attribuibili alla corsa. Il dolore lombare e dei muscoli glutei sono più comunemente derivanti dal ciclismo.
Trattamento Pre gara
Poco prima della gara ci può essere l’errata concezione che sia controproducente fare trattamenti fisioterapici. Studi e risultati di campo dimostrano il contrario. La fisioterapia pre gara per il triatleta non è invasiva ma piuttosto preparatoria alla competizione sportiva.
Che tipo di seduta fisioterapica posso effettuare?
Ciò che è noto su questo argomento: il massaggio viene spesso utilizzato per ridurre il dolore e promuovere il recupero fisico.
Spesso il massaggio viene impiegato per “scaricare” i muscoli dopo un allenamento o dopo una gara partendo dalla convinzione empirica che il massaggio possa ridurre il dolore e l’affaticamento dopo un esercizio molto intenso e prolungato.
In realtà la sola massoterapia non influisce sulla fatica, non influisce sull’umore, non influisce sulla flessibilità dei muscoli e sulla forza degli arti inferiori. Ci sono vari studi scientifici in merito.
La seduta pre e post gara, pertanto, dovrebbe essere una combinazione di tecniche manuali in associazione all’utilizzo di terapie fisiche per la stimolazione del recupero de corretto equilibrio metabolico e posturale.
Può comprendere tecniche manuali completamente passive gestite dal fisioterapista, così come esercizi di attivazione muscolare specifici in caso sia necessario.
Se ho un problema fisico lo faccio trattare?
La risposta è senz’altro si. Ovviamente il fisioterapista dovrà analizzare la condizione del triatleta e selezionare le tecniche che diano un beneficio istantaneo e non siano potenzialmente irritative e controproducenti per lo svolgimento della gara.
Quanto tempo prima della gara posso fare un trattamento?
Lavorando con le giuste modalità tecniche è possibile effettuare le sedute di fisioterapia nei giorni precedenti alla gara ma anche fino a 60 minuti prima della partenza. La nostra esperienza su triatleti professionisti conferma la sicurezza, il gradimento e il successo di questo approccio.
Che tipo di trattamento effettuare dopo la gara
I cambiamenti indotti sull’organismo dopo una gara di triathlon sono molteplici e sono state osservate relazioni significative tra dinamiche leucocitarie, cortisolo, marker di danno muscolare, citochine e hs-CRP.
Vari studi indicano che la pronunciata risposta infiammatoria sistemica iniziale indotta da un triathlon Ironman diminuisce rapidamente. Tuttavia, un’infiammazione sistemica di basso grado tende a persistere per almeno 5 giorni dopo la gara fino a circa 20 giorni.
La seduta fisioterapica post gara dovrà quindi agire sull’equilibrio metabolico del tessuto biologico in maniera estremamente graduale e modulata, secondo la patologia e la persona trattata.
Qui sarà indispensabile utilizzare la terapia manuale e la terapia tecar per poter stimolare in maniera selettiva il sistema linfatico e il sistema circolatorio per il drenaggio dei cataboliti accelerando il recupero e concentrando l’intervento su una data tipologia di tessuto, modulando il programma di trattamento in base alle necessità e massimizzandone la precisione e l’efficacia.
Quanto tempo dopo la gara?
Il trattamento può essere effettuato poche ore dopo la fine della gara per accelerare il recupero, si può lavorare già in ottica preventiva anticipando gli effetti negativi dello stress fisico su muscoli, ma anche su articolazioni e cartilagini.
La mia esperienza con atleti professionisti nazionali e internazionali, che spesso seguo direttamente sui campi delle gare, e la letteratura scientifica, supportano l’utilità questo tipo di approccio.